Si tratta di un “cold case”: l’uomo, 81enne, fu trovato morto nel giardino di casa a Castel d’Aiano il 23 novembre del 2024, con accanto dei cocci insanguinati. Dietro all’aggressione dei dissidi familiari. La donna si trova ai domiciliari
BOLOGNA – Avrebbe ucciso il marito lo scorso 23 novembre colpendolo ripetutamente con dei cocci di vasi. Per questo i carabinieri del nucleo investigativo di Bologna hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, una donna di 81 anni, accusata di omicidio volontario. Fu la stessa anziana a chiamare i soccorsi dicendo che il coniuge era caduto dal tetto, sbattendo contro una carriola. La coppia viveva a Castel D’Aiano, sull’Appenino bolognese. Fin dai primi accertamenti degli investigatori, le dichiarazioni della donna sono apparse incongruenti e contraddittorie. Sull’uomo, Roberto Berti, sono state trovate una quarantina di ferite al capo e al collo, anche profonde, provocate da un’arma da taglio. Poco distante dal suo corpo sono stati rinvenuti dei cocci di vasi sporchi di sangue, che una volta analizzato è risultato appartenere alla vittima e alla moglie. La stessa indagata, Leda Stupazzoni, aveva infatti una vistosa ferita alla mano destra provocata da un oggetto irregolare e nel bagno sono stati trovati due stivaletti sporchi di sangue pronti per essere lavati. Tra i due coniugi, è emerso in seguito, c’erano stati dissidi. È stata fatta l’autopsia e le indagini hanno portato alla richiesta di misura cautelare