La Regione Emilia-Romagna ha annunciato un percorso di consultazione per arrivare ad una riduzione compatibile con le esigenze delle famiglie. La novità potrebbe essere uno “spring break”
BOLOGNA – Ad anno scolastico ancora in corso già si parla della lunga chiusura estiva: 14 settimane, un tempo che non rispecchia ormai da tempo le esigenze familiari. Per questo la richiesta di cambiare il calendario scolastico adattandolo al mondo che ormai è cambiato non riguarda più solo i genitori, ma anche la politica. A cominciare dal Comune di Bologna, che continua a spingere per un accorciamento della lunga pausa delle vacanze estive prevista dal calendario scolastico.
E proprio per fare scelte giuste e durature sul tema, la Regione Emilia-Romagna ha annunciato un percorso di consultazione, a partire dal mondo della scuola. Nelle settimane scorse l’assessora alla Scuola Isabella Conti aveva espresso la volontà di mettere mano al calendario scolastico, andando incontro ad una richiesta diffusa. La novità potrebbe essere quello di uno “spring break”, una pausa primaverile sul modello dei paesi del nord Europa, con un allungamento dell’anno scolastico sia a settembre che a giugno.