L’Assessore comunale con delega alla Sicurezza idraulica, Daniele Ara, ha ascoltato la proposta del Comitato Salviamo il Canale Navile
BOLOGNA – Quattro vasche di laminazione da realizzare in aree idonee alla costruzione di grandi bacini per la mitigazione del rischio alluvioni. E sarebbero già state individuate in città dal Comitato Salviamo il Canale Navile che ha avanzato la proposta: l’area Staveco che interesserebbe il torrente Aposa riducendo l’inquinamento del Navile e il rischio di allagamenti in via San Mamolo; il bosco urbano dei Prati di Caprara per salvaguardare l’ospedale Maggiore intercettando a monte il Ravone, la Ghisiliera e altri canali; come terza area quella del Dumbo in via Casarini; mentre come quarta la zona dell’ex Cierrebi di fronte alla Certosa. Quali che siano le aree individuate che restano da verificare perché spesso sono proprietà private o proprietà demaniali, il lavoro sarebbe da realizzare a monte più che in pianura per poter alleggerire il carico dei canali cittadini tombati.
Un piano che secondo le stime potrebbe arrivare a costare oltre 200 milioni di euro e che per questo sarebbe da portare avanti con il sostegno della Regione e sotto la supervisione del Commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio.