Convegno Cisl su calo delle nascite e spopolamento in alcune zone appenniniche della nostra regione. Pieri (Cisl): “Siamo attrattivi, ci salviamo grazie alle migrazioni”
BOLOGNA – L’Emilia-Romagna incassa ogni anno un saldo migratorio positivo, che mitiga gli effetti del calo delle nascite, ma le zone depresse, con meno infrastrutture e più isolate, continuano a perdere abitanti. E’ quanto è emerso in occasione della presentazione di “Sette montagne, otto colline e una pianura” volume realizzato dagli statistici Gianluigi Bovini e Franco Chiarini e promosso dalla Cisl, che sul tema ha organizzato un convegno per riflettere sulle soluzioni ad un problema che mette a rischio la sostenibilità economica e sociale dei loro sistemi territoriali e del welfare locale. E’ dunque necessario invertire questa tendenza. E in Emilia- Romagna ci sono segnali incoraggianti.