Medici e infermieri ricordano che non dipendono da loro i disservizi del servizio pubblico e che anche loro subiscono i tagli di risorse
BOLOGNA – Vengono aggrediti in ambulanza, in pronto soccorso, in corridoio o in ambulatorio. Nella metà dei casi dal paziente, per il resto dai suoi famigliari. Un fenomeno in aumento che fa dire al sindacato delle professioni sanitarie Coina che si tratta di una vera emergenza sociale e al Nursing, che rappresenta gli infermieri, che si è davanti a un’epidemia silenziosa.
Per questo il 12 marzo è il giorno di sensibilizzazione contro le violenze al personale sanitario, e per chi rappresenta i medici, come Anaao, già questo dovrebbe far pensare.
Il sindacato Anaao Assomed di medici e dirigenti sanitari lancia la campagna Basta Aggressioni, rivolta direttamente ai cittadini, con tanto di maglia rossa e volantini. Per ricordare che le difficoltà del servizio pubblico non le vivono solo i pazienti ma anche il personale che ci lavora.
Nella giornata contro le aggressioni al personale sanitario il ministro alla salute Orazio Schillaci annuncia la firma di un protocollo: forse sarebbero più efficaci maggiori risorse.