Fiumi sotto controllo, ma in costante crescita. Alcune strade sono state chiuse o sono sotto osservazione. Mobilitazione straordinaria della protezione civile nazionale
BOLOGNA – A San Lazzaro, alle porte di Bologna, “si sono registrati allagamenti all’interno della rete viaria cittadina, in particolare nel sottopasso di via Caselle, in via Jussi (tratto tra le rotatorie con via Woolf e via Galletta). In generale si raccomanda di prestare massima attenzione alla guida”, avverte il Comune, dopo l’arrivo della piena.
Per quanto riguarda le strade, “sulla SP36 Val di Zena, in particolare nella zona del Farneto, si sono registrati alcuni ruscellamenti: la strada al momento è chiusa al traffico come da disposizioni della Città Metropolitana. Restano chiuse al traffico anche via Montebello (a circa 2 km dall’incrocio con via Fondè), via Martiri di Pizzocalvo (tra la fine del centro abitato di Villaggio Martino e l’intersezione con via Croara), e via Caselle nel tratto corrispondente al civico 119”.
Il picco di piena su rii e torrenti collinari, registrato nella prima mattinata di oggi, è passato. A Bologna allagamenti in alcune strade collinari come Via di Barbiano ( chiusa solo per i mezzi a due ruote), Via Torriane e Via del Meloncello che rimangono comunque al momento percorribili, con la Polizia locale sul posto per presidiare la situazione.
Nelle prossime ore è invece previsto l’innalzamento del Savena e poi del Reno. Piogge forti su Appennini centro-orientali hanno aumentato livelli a monte di Reno, Idice, Sillaro, Santerno, Senio e Lamone: si prevedono colmi sopra soglia 2. Previste piogge su appennino centro-orientale che possono alimentare le piene.
Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha firmato il decreto dello stato di mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile per la Regione Emilia Romagna. Il provvedimento si è reso necessario per fronteggiare la grave situazione di criticità determinatasi con l’ondata di maltempo, che sta creando condizioni di pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati.
È stata così accolta la richiesta avanzata dal presidente della Regione emiliano-romagnola, dopo la rapida istruttoria del Dipartimento nazionale dí Protezione civile.