Afeva Emilia-Romagna, riunita in assemblea, si rivolge non solo ai Comuni, ma anche ai singoli cittadini per segnalare la presenza del materiale sul territorio
BOLOGNA – Diritti, ricerca, cure, bonifiche. Queste le parole chiave scelte da Afeva Emilia Romagna, l’Associazione regionale dei Familiari e delle Vittime dell’Amianto, per la sua undicesima Assemblea degli iscritti, che anche quest’anno si è riunita al Centro Sociale Giorgio Costa
A fronte di 3.600 i casi di mesotelioma in Emilia-Romagna, 800 a Bologna, per tenere accesi i riflettori è necessario innanzitutto una mappatura precisa del territorio, che al momento non abbiamo – spiega Cassani – Continuiamo a sollecitare i Comuni a farle, per capire dov’è l’amianto e quantificare così la reale dimensione del problema. Alcuni sono virtuosi, altri però molto reticenti nelle segnalazioni”. E quindi Afeva ha deciso di rivolgersi anche ai singoli cittadini