È una grande incognita la situazione del Gruppo Marelli che si avvia verso un probabile cambio di proprietà
BOLOGNA – Resta molto alta la preoccupazione per le prospettive del gruppo Marelli all’indomani di un incontro al Ministero delle imprese e del Made in Italy, un presidio fondamentale per il Paese essendo tra i principali produttori di componentistica per l’automotive. La priorità, come sottolineato anche in corteo a Bologna in occasione delle otto ore di sciopero dei metalmeccanici, è ora quella di garantire l’occupazione ai 6200 lavoratori italiani, di cui più di 560 occupati nello stabilimento di Bologna. La società ha, infatti, avviato la procedura di ristrutturazione del debito negli Stati Uniti, con il cosiddetto articolo Chapter 11 che prevede entro 45 giorni nuove offerte di acquisto. Nel caso in cui non ci siano offerte di acquisto ritenute dall’azienda e dai creditori soddisfacenti la proprietà passa ai creditori. Ci sarà quindi quasi sicuramente un cambio di proprietà con l’uscita del fondo KKR in favore di Strategic Value Partners, società specializzata nella gestione di asset in crisi. Una transizione che spaventa e per cui l’Assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia sottolinea come al momento la situazione apra a “più incognite che certezze”.