In piazza Lucio Dalla a susseguirsi sul palco diversi ospiti ognuno dei quali ha portato con sé il cartonato di una vittima di mafia
BOLOGNA – Piazza Lucio Dalla ha ricordato le vittime della strage di Capaci. È avvenuta, infatti, il 23 maggio del 1992 l’esplosione della vettura guidata dal magistrato Giovanni Falcone accompagnato dalla moglie Francesca Morvillo e dal suo autista Giuseppe Costanza, unico sopravvissuto alla strage che tra le vittime conta anche tre agenti della scorta.
A susseguirsi sul palco diversi ospiti ognuno dei quali ha portato con sé il cartonato di una vittima di mafia. Da Giovanni Falcone e Francesca Morvillo fino a Paolo Borsellino e Pio La Torre.
Sul palco anche Novak, un nuovo allievo poliziotto di un anno di età pronto ad entrare nell’unità cinofila per una carriera all’insegna della lotta all’illegalità.
Un modo per far riflettere i giovani di sei licei cittadini e dell’istituto comprensivo 5, ma anche altre scuole che a Imola e a Castel Maggiore si sono date appuntamento.
MAURIZIO FABBRI, Presidente Assemblea legislativa Emilia-Romagna
File “Fabbri”
da 00:43 “i principi della legalità” a 01:04 “per noi è fondamentale”
“Serve evitare di parlare di eroi”, ha dichiarato il Questore di Bologna Antonio Sbordone facendo riferimento alle vittime, “ma piuttosto guardare alla loro normalità”. “Sta nel fatto di aver messo in conto di poter morire e di aver scelto lo stesso di portare avanti questa lotta, sta qui – secondo il Questore Sbordone – la loro straordinarietà”.
“Dopo le stragi”, ha poi ricordato, “la rivolta contro questo cancro” è stata portata avanti proprio dai giovani.