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Consulenza irripetibile, 12 indagati per la Toyota




La decisione della Procura di Bologna relativa all’incidente sul lavoro del 23 ottobre 2024, con due morti e 11 feriti. Ci sono, tra gli altri, l’attuale e il vecchio ad

BOLOGNA – La Procura di Bologna ha indagato 12 persone per l’incidente sul lavoro che il 23 ottobre 2024ha provocato alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale due morti tra i lavoratori, il 34enne Fabio Tosi e il 37enne Lorenzo Cubello, e 11 feriti. Si tratta di iscrizioni in vista di una consulenza tecnica irripetibile, per cui l’incarico verrà conferito il 5 maggio. L’obiettivo è ricostruire la dinamica dei fatti e ricomporre l’impianto interessato dall’esplosione all’interno dello stabilimento. Si tratta, in particolare, della centrale termico-frigorifera cui era collegato un serbatoio da cui pare sia stato originato lo scoppio. Tra gli indagati c’è Michele Candiani, attuale amministratore delegato di Toyota Material Handling. Con lui Ambrogio Bollini, ad dal 2015 al 2019 e presidente del cda tra il 2018 e il 2019, e Giorgio Polonio, procuratore speciale e consigliere delegato di Toyota tra 2015 e 2021. Poi Danilo Cerasi, coordinatore del gruppo di lavoro di progettazione della centrale termo-frigorifera, Tiziano Cavazzuti e Alberto Comastri, che firmarono rispettivamente la progettazione elettrica e meccanica della centrale. Infine il legale rappresentante, il responsabile tecnico e il tecnico di cantiere della Bettati Engineering Srl, l’impresa installatrice della centrale, il legale rappresentante e il responsabile tecnico della Termo-in Srl, ditta subappaltatrice dell’installazione della parte meccanica, e il rappresentante della Sit Srl, nominata terzo responsabile dell’impianto frigorifero. Le ipotesi sono omicidio colposo, lesioni colpose, disastro colposo. Ai consulenti tecnici nominati quando sono state avviate le indagini a carico di ignoti, la pm Francesca Rago chiede adesso anche di ricostruire progettazione, installazione e manutenzione nel tempo della centrale. All’esito, dovranno esprimersi tra l’altro sui rischi per i lavoratori o le persone all’interno dello stabilimento, le misure adottate per la prevenzione, l’adeguatezza dei sistemi di sicurezza e se fosse previsto un dispositivo in caso di guasto. Toyota Material Handling Manufacturing Italy “prende atto dell’ipotesi di reato provvisoriamente iscritta a carico dei vertici aziendali e ribadisce e conferma la massima collaborazione e la piena fiducia nel lavoro della magistratura”, si legge in una nota dell’azienda

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