E’ cresciuto del 95% in 14 anni il consumo di crack in Emilia Romagna: di questo si è parlato nella commissione in Regione, con la maggioranza che rivendica la distribuzione di pipe per la riduzione del danno e il centrodestra che resta contrario
BOLOGNA – In Emilia Romagna è sempre più allarme crack, il cui consumo dal 2010 al 2024 è cresciuto del 95%. E lo scorso anno le persone dipendenti da questa sostanza seguite dai servizi erano 2.288, 487 nell’Ausl di Bologna e 53 in quella di Imola. E sempre lo scorso anno in regione sono state distribuite 1.200 pipe tra Bologna, Parma e Reggio Emilia. E proprio delle pipe si è parlato in Regione, nella commissione politiche per la salute dove l’assessore Massimo Fabi ha parlato di sterile polemica politica che fa perdere di vista l’obiettivo di aiutare persone vulnerabili. Tema che comunque continua a dividere i consiglieri di centro sinistra e centro destra.