All’indomani dell’intervento della premier al meeting di Rimini il sindacato accusa Roma di non avere un piano industriale e di parlare di un’occupazione che non esiste
BOLOGNA – “Il quadro nazionale è pessimo, questo Governo vive nel mondo dei sogni, non c’è uno straccio di politica industriale e si raccontano di un’occupazione che non c’è”, questa la denuncia di CGIL Bologna di fronte ai dati economici negativi della Regione. Tra le azioni proposte dal sindacato il blocco dei licenziamenti.
Sta decisamente attraversando un momento buio l’economia in Emilia-Romagna con una crescita davvero minima delle imprese se si guarda all’ultimo decennio. Tra i diretti risvolti occupazionali la cassa integrazione che a Bologna lo scorso anno ha toccato un aumento del 72%.
Ne consegue quindi che i lavoratori sono di età più avanzata e soprattutto maschi. Un quadro preoccupante e su cui serve intervenire.
Con l’INPS indietro di un anno, nei dati ancora non si vede l’impatto che la cassa integrazione ha avuto sulla retribuzione dei lavoratori nel corso del 2024. Per questo la situazione è preoccupante. Tra le azioni utili da intraprendere il blocco dei licenziamenti, avvenuto come ricorda il sindacato per la crisi del 2008 e per la pandemia.