Il sindaco nel 2024 era 37esimo nella classifica del Sole 24 ore, con il 54,5% dei pareri positivi
BOLOGNA – Se è vero che anche la politica è fatta a scale, e c’è chi scende e chi sale, il Governance Poll stilato come ogni estate dal Sole 24 Ore – ovvero la classifica del gradimento tra sindaci e governatori italiani – mostra che a scendere quei gradini è il sindaco Lepore. Nel 2024 era 37esimo, con il 54,5% dei pareri positivi, con un calo del 7,4% rispetto al giorno dell’elezione, nel 2021, quando era al 61,9%. Oggi è alla 58esima posizione in Italia, con il 53,5% del gradimento, circa 8 punti percentuali in meno rispetto al giorno del suo arrivo a Palazzo d’Accursio da primo cittadino, ma un solo punto in meno rispetto al 2024.
A livello operativo, il gradimento dei sindaci si riassume nella domanda fatta da Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore ad un campione di cittadini – in questo caso bolognesi – sulla disponibilità a rieleggerlo in caso di voto. Sposandosi in viale Aldo Moro, Michele De Pascale si trova all’ottavo posto tra i presidenti di regione, con un calo dei consensi del 2% dal giorno dell’elezione, dunque assai contenuto. Guardando al generale, per la prima volta il Governance Poll incorona in vetta alla classifica un sindaco di Fratelli d’Italia, Marco Fioravanti, al secondo mandato alla guida di Ascoli Piceno.
Mentre tra i governatori al primo posto si conferma Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e della conferenza delle regioni. “La peculiarità degli amministratori è la prossimità, e in un contesto in cui la politica nazionale sembra sempre più rivolta agli scenari internazionali, oltre che a quelli del perimetro nazionale, restano proprio Governatori e primi cittadini a far fronte alle esigenze del territorio e se qualcosa non funziona, che sia o meno responsabilità dei Sindaci o dei Presidenti di Regione, è a loro che i cittadini addebitano la colpa in prima istanza” spiega Noto Sondaggi illustrando i dati. “Chi governa localmente diventa nella pratica un parafulmine rispetto a responsabilità che non gli competono”, continua Noto, che poi conclude dicendo: “il Governance Poll non va assolutamente confuso con le intenzioni di voto”