Il 4-0 dei rossoblù porta la firma dell’esterno fresco di convocazione in Nazionale, con gol, fallo subito da espulsione da cui nasce la punizione del raddoppio di Moro, assist per il 3-0 di Orsolini. A segno anche Odgaard
Serviva un pomeriggio così. Di fiducia e giocate, di vittoria e gol, di entusiasmo e nessun pensiero. Qualcuno il PIsa lo dà al Bologna solamente nel primo quarto d’ora, quando la squadra di Gilardino s’abbassa e si alza con la sua linea difensiva, a volte per aspettare e sfruttare spazi aperti, altre per aggredire il palleggio rossoblù. Skorupski, da rinnovare subito e infatti al tavolo con la dirigenza, è sempre perfetto. Lucumi ed Heggem mostrano qualche incertezza, che il ciclone Cambiaghi spazza via prestisismo. L’ala, fresca di prima convocazione in Nazionale, fa sobbalzare dal seggiolino i 28mila del Dall’Ara e premia la scelta del ct Gattuso, oltre a quella d Italiano, che non deroga alla presenza sua e di Odgaard, i più in forma sulla trequarti insieme a Orsolini. La firma la metteranno tutti e tre, ma l’ex Empoli molto di più. Prima un assist non sfruttato in mezzo all’area dopo stop e accelerazione da manuale, quindi il gol con tempo di inserimento perfetto su assist di Dallinga, attenzione anche all’olandese, che si muove bene su tutto lo spazio offensivo e gioca tanto per e con la squadra. Il gol dopo 24′ mette la gara in discesa, ne bastano altri 10′ per chiuderla del tutto. Ed è ancora il Cambiaghi show: espulsione di Tourè, che si fa bruciare dal neo azzurro ed è costretto al fallo da espulsione, da qui la punizione di Moro deviata ma già destinata in porta passando in mezzo alla barriera aperta degli ospiti, quindi altra perla da sinistra, l’assist per Orsolini che cala il tris già nel primo tempo. Ventiquattro anni, il grave infortunio alle spalle già dalla seconda parte della scorsa stagione, quando rientrando aveva saputo essere spesso letale a partita in corso, il dopo Ndoye il Bologna ce l’ha in casa. Il quarto di Odgaard, sinistro da lontano con deviazione stavolta decisamente più impattante serve solo a chiudere la festa. Bologna tornato? Forse non se n’era mai andato, sempre vincente al Dall’Ara in campionato, stavolta però con un passo in avanti in più. Al netto degli errori del Pisa, e di qualche altro balbettio iniziale, il modo migliore entrare nella sosta e stavolta godersela, con una classifica dall’aspetto diverso.