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Dopo la notte di scontri seguiti al presidio per Ramy, il ragazzo morto a Milano durante un inseguimento dei Carabinieri, siamo stati nel centro storico dove anche dei locali si sono trovati in mezzo a scene di guerriglia urbana e abbiamo raccolto il racconto di alcuni testimoni.

BOLOGNA – Dopo la notte di guerriglia e devastazione durante il corteo dei collettivi per Ramy, il giovane milanese morto durante un inseguimento dei Carabinieri, il centro storico sembra tornato alla normalità. Da subito il personale di Hera e della Polizia locale è intervenuto per ripulire e sistemare i danni causati. Un lavoro che andrà avanti anche tutto il giorno. Ma alcuni segni restano, il bancomat di Unicredit vandalizzato in Piazza Galvani e alcuni bar del quadrilatero che si sono trovati nel mezzo degli scontri intorno alle 22, una manciata di minuti di paura sufficienti per subire danni prima che i manifestanti fossero allontanati dalla Polizia in assetto antisommossa. In Via d’Azeglio al Gran Bar sono volati tavolini, il locale a fianco, il Pan8 è alle prese con la conta dei danni, mentre in Piazza Galvani da Zanarini, proprio di fronte al bancomat danneggiato, era orario di chiusura quando si è scatenato il delirio.

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