In Emilia-Romagna vince Parma (2.144 euro), poi Modena (2.129) e Bologna (2.123). Ultima Rimini con uno stipendio medio di 1.370 euro lordo al mese.
BOLOGNA – Bologna è quinta nella classifica degli stipendi in Italia. L’Emilia-Romagna seconda regione per retribuzioni medie lorde. Milano e Lombardia guidano la classifica della Cgia di Mestre. Una classifica trainata dal Nord Italia quella della relativa agli stipendi medi mensili in Italia, per dipendenti privati, del 2023. Il rapporto, a firma dell’Associazione di artigiani e piccole imprese (Cgia) di Mestre, vede Milano capofila tra le province italiane per retribuzione media lorda al mese. Lombardia protagonista anche nella classifica regionale, mentre l’Emilia-Romagna si piazza seconda. In generale, il rapporto di Cgia segna un netto distacco tra il Nord e il Sud Italia: al settentrione si guadagna, in media, quasi il 50% in più che al meridione, con una differenza media di quasi 8.500 euro all’anno. “Sebbene le gabbie salariali siano state abolite nel 1972, oltre 50 anni di applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) non ha mitigato le marcate differenze retributive tra le regioni italiane, anche se l’obbiettivo, in linea di massima, è stato raggiunto solo a livello intra-settoriale” si legge nel rapporto. Nel 2023, continua il documento, il “monte salari lordo erogato ai 17,3 milioni di lavoratori dipendenti privati presenti in Italia ha toccato i 411,3 miliardi di euro, equivalenti ad una retribuzione media mensile lorda di 1.820 euro, con una crescita del 3,5% rispetto al 2022”. Peccato, però, che l’inflazione sia cresciuta molto di più: +5,7% rispetto al 2022, riducendo quindi il potere di acquisto dei salari. Inoltre, segnala Cgia, il 60% degli stipendi è stato pagato a lavoratori del Nord Italia. Dopo le doverose specifiche del caso, Cgia ha pubblicato la classifica degli stipendi lordi mensili sia per regione che per provincia. Come detto, il distacco tra Nord e Sud Italia è marcato: prima la Lombardia, con una retribuzione media mensile di 2.254 euro. Segue l’Emilia-Romagna con 1.960 euro al mese, poi Piemonte (1.957 euro), Veneto (1.884 euro) e Trentino-Alto Adige (1.873 euro). Le ultime tre regioni sono Campania (1.347 euro), Sicilia (1.318 euro) e Calabria (1.181 euro). Tra le province si classificano al primo e al secondo posto quella di Milano e quella di Monza-Brianza, rispettivamente con 2.642 e 2.218 euro in media di stipendio lordo mensile. Le successive quattro posizioni vedono il trionfo della via Emilia: da Parma a Reggio Emilia passando per Modena e Bologna, la regione consolida la sua posizione grazie ai centri emiliani rispetto a quelli romagnoli, decisamente più poveri. Lo stipendio lordo a Parma è in media di 2.144 euro; 2.129 a Modena; 2.123 a Bologna – quinta in assoluto tra le province italiane – e 2.072 a Reggio Emilia. Tra le altre province della regione, l’ultima è quella di Rimini, con uno stipendio medio di 1.370 euro lordo al mese.