Un momento di raccoglimento per ricordare il magistrato a 33 anni dalla morte nella strage di via D’Amelio
CASALECCHIO DI RENO (Bologna) – Il 19 luglio del 1992, a Palermo, in via D’Amelio, una Fiat 126 imbottita di esplosivo al plastico uccide il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Due mesi prima, a Capaci, muoiono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre poliziotti. Cosa nostra non ha perdonato ai due magistrati le inchieste e i processi che hanno sferrato un duro colpo alla compagine criminale siciliana, facendo emergere interessi collaterali e probabili coinvolgimenti di alcuni apparati deviati dello stato. La stagione delle stragi è appena iniziata, proseguirà nel 1993, e il Comune di Casalecchio ricorda oggi un periodo della storia recente italiana che non può essere dimenticato. La memoria come strumento di azione e come mezzo per contrastare la violenza e le nuove forme della criminalità organizzata.