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Rossoblù battuti 1-0 dall’Aston Villa con un gol al 13′ di McGinn. Un grande Skorupski, che para anche un rigore, tiene il risultato in bilico. Castro di testa colpisce la traversa e fallisce il pareggio, non basta la reazione del secondo tempo

Per la terza volta di fila in trasferta, la prima europea, si è di nuovo costretti a separare il buono, cioè la reazione del secondo tempo e un paio di occasioni che avrebbero potuto raddrizzarla, dal cattivo del risultato. E a dire il vero anche della sofferenza non coincisa con il crollo solo perché Skorupski, dopo aver incassato senza colpe l’1-0, è stato insuperabile per il resto. Al Villa Park, in una sfida decisamente adrenalinica e a ritmo alto tutto sommato il Bologna è sembrato più vicino ai padroni di casa rispetto a undici mesi fa e al 2-0 inglese maturato in Champions, al netto delle difficoltà della squadra di Emery, che ancora non aveva mai vinto. Non abbastanza però da portare a casa almeno un punto, e nemmeno per stare troppo sereni: al limite si può raccogliere il segnale di una partita in bilico fino all’ultimo secondo, fino al colpo di testa di Vitik tolto dallo specchio da Bizot. Occasione grande, ma non la più clamorosa per pareggiare il gol di McGinn al 13′, dopo respinta corta di Lykogiannis su calcio d’angolo. Quella c’era stata una ventina di minuti prima del termine, doppio passo di Orsolini appena entrato, cross perfetto, Castro di testa trova traversa piena e solo rimpianti. Accadeva centottanta secondi dopo il rigore parato di piede dal portiere polacco, destro centrale e non irresistibile di Watkins, rigorista improvvisato dopo la prima indicazione che portava a Rogers. E che non chiudeva il match nel momento migliore dei rossoblù, quando il 4-2-3-1 di Italiano, schema più di nome che di fatto, con Odgaard in fase di possesso molto vicino a Castro, allargava bene il gioco mancando di nuovo nella zampata vincente. Bernardeschi si è sacrificato e ha provato a costruire, più spesso però senza efficacia. Bene soprattutto Cambiaghi, fuori nel finale quando gli altri cambi del mister sono sembrati tardivi. Nonostante il fallo da rigore di Vitik, costretto a rimediare a un’ennesima palla persa a centrocampo, buona prova della coppia centrale difensiva, mentre Kamara e McGinn hanno prevalso su Ferguson e Freuler. In mezzo, tra il vantaggio di casa e i fuochi d0artifici finali, almeno quattro interventi decisivi di Skorupski, tra parate e uscite di grande tempismo. La strada è ancora lunga, ma tutto sommato è anche appena iniziata.

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