Maglia nera per le grandi città, dove è più diffusa la criminalità di strada: drammatico il dato nazionale dei minori denunciati
BOLOGNA – Sono le grandi città a soffrire di più la criminalità, in particolare quella in strada, assieme a quelle – anche se più piccole – ad alta vocazione turistica. Sul podio Milano, Firenze e Roma, Bologna subito dopo, quarta, e Rimini si piazza quinta. Sono queste le principali evidenze messe in luce dalle statistiche della banca dati interforze del dipartimento di Pubblica sicurezza, che compongono la classifica pubblicata dal Sole 24 Ore. Il 2024 è, in tutto il Paese, il quarto anno consecutivo di aumento delle denunce e diventa il secondo di fila in cui vengono superati i livelli di criminalità pre Covid, ma la buona notizia è che i primi sei mesi del 2025 registrano una controtendenza.
Drammatico invece il dato dei minori, con un aumento del 16% rispetto al 2023 di quelli accusati di reati di vario tipo, percentuale che raddoppia rispetto al periodo pre covid. A Bologna a pesare sono soprattutto le rapine, terzo posto, furti, quinto, e molestie sessuali, secondo gradino del podio: delitti spesso commessi in strada o comunque all’aperto. Sono state, nel dettaglio 700 le rapine sulla pubblica via commesse a Bologna nel 2024, il dato più alto dal 2006: per i reati di droga, però, il territorio scende alla 19esima posizione.
Ma le grandi città, spiega il rapporto, pagano il fatto che una valutazione dei reati ogni 100mila abitanti non tiene conto che le metropoli moltiplicano le presenze giornaliere per turismo, lavoro e studio: e anche alla notte i luoghi di aggregazione attirano persone residenti altrove, aumentando in questo caso i problemi legati alla movida.