Arrivato per la partita contro la Lazio, a seguito di un controllo della polizia è risultato destinatario di un mandato di arresto europeo
BOLOGNA – Non poteva resistere al richiamo di quella sfida così importante per la zona Champions. 43 anni, polacco e una passione per i colori rossoblù, tifosissimo del Bologna di Orsolini, Ndoye e Castro e soprattutto del connazionale e portiere Skorupski. Così l’uomo, residente in Germania, nella scorsa settimana è arrivato a Bologna, pronto a essere puntuale domenica al Dall’Ara alle 15. Un piano che poteva saltare.
A seguito di un controllo, è risultato destinatario di un mandato di arresto europeo, relativo a un fermo per guida in stato di ebbrezza in Polonia. Rilevata la sua presenza in Italia, è stato rintracciato da una pattuglia del nucleo Radiomobile in un hotel della provincia e arrestato. Dopo aver dato notizia al Pubblico Ministero di turno è stato portato in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria. La Corte d’Appello di Bologna ha convalidato l’arresto, mentre la grande preoccupazione del 42enne era quella di non poter andare più allo stadio.
Ma, almeno per il momento, e per la parte calcistica, c’è stato il lieto fine. I giudici infatti hanno stabilito l’obbligo di firma, rimettendolo in libertà in attesa che si concluda l’iter per l’estradizione. Per fortuna la firma non era nell’orario del match. Così il polacco è potuto andare allo stadio e godersi il 5-0 dei rossoblù alla Lazio. Per una volta, deve aver pensato, farsi arrestare ne è valsa la pena.