La prima struttura è stata spazzata via da acqua e fango, appello alla Regione per una modifica delle norme
SASSO MARCONI (Bologna) – Tutto al canile gestito dall’Associazione Il Vagabondo, nata nel 1996 e composta da 45 soci, è rimasto fermo allo scorso ottobre, quando l’alluvione non ha risparmiato quella che da 25 anni era la casa di alcuni trovatelli a Sasso Marconi. Dopo la grande corsa solidale molti di loro hanno trovato una famiglia e sono rimasti adesso in nove, i più adulti e vivaci: uno in stallo presso una volontaria, sei in una pensione privata dove verranno presto raggiunti dagli altri due.
Un canile che deve trovare una nuova ricollocazione poiché inagibile, ma per via di una legge regionale è possibile il solo ampliamento di canili già esistenti e non la costruzione di nuovi, nonostante gli oltre 300mila euro raccolti dalle donazioni.
Parte della somma raccolta viene usata per il mantenimento, un’altra parte è invece vincolata alla costruzione. Per questo, a ottobre verrà presentato un interrogatorio in Regione.