Dopo le Olimpiadi la squadra di Velasco di cui fa parte la giovane bolognese sale sul gradino più alto del podio ai mondiali, battendo la Turchia
BOLOGNA – La favola di Gaia continua. Campionessa mondiale dopo l’alloro olimpico, la schiacciatrice di San Giovanni in Persiceto ha messo la sua firma anche sulla conquista tutt’altro che scontata dell’iride. nell’Italia di Julio Velasco, che ha scritto un’altra pagina incancellabile di storia del volley, la 24enne di San Giovanni in Persiceto è stata protagonista di alcuni momenti decisivi, in semifinale contro il Brasile, due punti essenziali nel quarto set, che le azzurre non potevano perdere, e poi la presenza nel tie break della finale contro la Turchia, con la battuta tesa per mettere in difficoltà le rivali nel match ball conquistato con il muro di Sylla.
Lei, giovane comprimaria sulla carta, ma già all’Olimpiade simbolo delle scelte applicate al concetto di gruppo, dove tutte sono importanti, dall’ormai leggendario ct del volley, è stata capace di ergersi a mattatrice sul 18-15 e sul 24-22 di quel quarto, decisivo set, quando le avversarie provavano a tornare a contatto per poi cercare l’allungo decisivo.
Il suo sorriso sul palco di Bangkok, mentre riceve la quarta medaglia d’oro, comprese le due di Nations League, della sua giovanissima carriera racconta ancora meglio delle parole emozionate ai microfoni appena vinto il campionato del mondo, quanto incredibile sia questo momento. “E’ un sogno non so cosa dire” ha ripetuto più volte la giocatrice del Megavolley di Vallefoglia, in provincia di Pesaro. Mentre sindaco e Comune di San Giovanni in Persiceto si sono complimentati via social e adesso stanno pensando a come organizzare un’altra festa. Stavolta mondiale. Prima però ci sarà da onorare l’invito al Quirinale, dove è attesa nei prossimi giorni insieme alle compagne dal presidente Mattarella